Più in dettaglio, la PEF studia gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali durante l’intero ciclo vita del prodotto (vale a dire “dalla culla alla tomba”).

Il ciclo è analizzato ripercorrendo gli impatti connessi col prodotto in ogni fase della sua “vita utile”: dall’acquisizione delle materie prime alla trasformazione, fino alla distribuzione e al consumo da parte del cliente, nonchè allo smaltimento degli scarti, includendo in ognuna di queste fasi gli impatti ambientali derivanti dal trasporto.

La PEF segue i principi dell’analisi LCA e la metodologia ILDC, ma ha sviluppato alcuni principi peculiari che ne fanno uno strumento altamente innovativo.

Tali principi possono essere riassunti nei due punti successivi.

1. Esiste una specifica normativa europea che ne definire le regole metodologiche: tale regola è la la Raccomandazione 2013/179/CE.

2. La PEF ambisce a fornire uno strumento di misurazione delle performances ambientali adatto per tutte le aziende: per questa ragione vengono predisposte le PEFCR (Product Environmental Footprint Category Rules, linee guida approvate dalla Commissione Europea che consentono:

  • di effettuare una PEF nelle imprese del settore il quale è stata definita la PEFCR con maggiore facilità e costi molto minori;
  • di introdurre un benchmark di settore, ovvero degli impatti ambientali medi del settore, che consentono alle imprese di valutare le proprie prestazioni ambientali e di evidenziare i vantaggi di eventuali azioni di miglioramento.

Le PEFCR attualmente disponibili si trovano sul sito della Commissione Europea al seguente link: https://ec.europa.eu/environment/eussd/smgp/ef_pilots.htm, mente le regole per la costruzione di una PEFCR sono definite dalla PEFCR Guidance, la cui ultima versione è scaricabile al seguente link: https://ec.europa.eu/environment/eussd/smgp/pdf/PEFCR_guidance_v6.3.pdf.

Nel Progetto LIFE CO2PEF&PES verrà sviluppata l’analisi preliminare per alcuni prodotti del settore del legno e verrà proposta una PEFCR che potrà servire come base per uno sviluppo europeo di questi prodotti.

In primo luogo, verrà condotta una identificazione e definizione del sistema-prodotto e modellizzazione dei relativi scenari di riferimento per la filiera produttiva dei prodotti legnosi.

Seguirà una precisa identificazione delle unità funzionali (prodotto o prodotti medi rappresentativi) per lo sviluppo della metodologia e definizione dei confini del ciclo di vita.

Queste attività saranno finalizzate alla impostazione di una PEF condotta secondo le indicazioni e le linee guida metodologiche fornite dalla metodologia della DG Ambiente (Racc. 2013/179/CE e aggiornamenti seguenti, come le PEF Guidance 6.3) nonchè dal recente marchio Made Green in Italy.

Successivamente verrà effettuato uno studio di “screening” su almeno tre unità funzionali riferite ai prodotti legnosi. Tale studio seguirà i seguenti step operativi:

  1. la definizione dei “confini del sistema”, dell’unità funzionale e delle fasi di produzione e di consumo complessive;
  2. la compilazione di un inventario degli elementi input ed output della filiera produttiva (Profilo delle Emissioni e dell’Uso di Risorse – Life Cycle Inventory);
  3. la definizione delle principali categorie di impatto e la valutazione dei potenziali impatti ambientali associati ad ogni fase del processo produttivo (hot spot analysis);
  4. l’interpretazione dei risultati riguardanti le fasi di analisi dell’inventario e di stima degli impatti in relazione agli obiettivi dello studio;

Al termine dello studio, verrà redatta una prima bozza di PEFCR, che verrà applicata nella PEF a tre imprese pilota per verificare se coglie tutti gli aspetti medi del settore o se vi sono elementi che devono essere corretti e integrati. Dopo l’effettuazione delle tre PEF, si procederà ad una eventuale revisione della PEFCR.

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